Uno dei primi documenti da procurarsi quando si decide di vendere o comprare un immobile è sicuramente l’atto di provenienza della casa.
Di cosa si tratta? L’atto di provenienza della casa altro non è che il documento pubblico che assegna ad un soggetto (persona fisica o giuridica) la titolarità dell’immobile stesso.
Quando si acquista un bene così importante come un immobile, è ovviamente fondamentale controllarne la “provenienza”, per accertarne la regolarità ed evitare brutte sorprese.
L’atto di provenienza della casa serve, in questo senso, a dimostrare la proprietà di un immobile.
Il documento contiene queste tre informazioni principali:
1. Chi è il titolare dell’immobile (in caso di più proprietari, l’atto riporta le quote di appartenenza di ciascuno).
2. A che titolo è diventato proprietario dell’immobile (proprietà piena, nuda proprietà, usufrutto, ecc).
3. Eventuali clausole di utilizzo: limitazioni, vincoli, condizioni sospensive o risolutive.
Avrete dunque intuito che si tratta di un documento davvero importante per la tutela dell’acquirente nella compravendita immobiliare.
Dopo questa panoramica generale, passiamo adesso a illustrarvi le tipologie in cui l’atto di provenienza della casa può essere redatto.
• Atto notarile: è il documento più usato come atto di provenienza. Deve indicare la natura della transazione (compravendita, donazione, ecc), il nominativo del notaio che lo ha redatto, la data in cui l’accordo è stato stipulato, il numero di repertorio notarile.
• Dichiarazione di successione: la successione per eredità – quando ad esempio un genitore, alla sua morte, lascia l’immobile al figlio – è un caso molto frequente.
• Sentenza di un tribunale: si tratta dell’atto di assegnazione da parte del giudice della proprietà di un immobile a seguito di procedimenti di varia natura (si pensi ad esempio all’usucapione o al caso di procedura esecutiva immobiliare).
Come e a chi richiedere dunque questo documento così importante?
La richiesta della copia autenticata dell’atto di provenienza della casa può essere presentata allo studio notarile che ha stipulato l’ultimo atto di trasferimento della proprietà.
Può anche accadere che il notaio sia in pensione o che lo studio notarile abbia chiuso. In questi casi, sarà l’Archivio notarile distrettuale a rilasciare la copia.
Nel caso invece la provenienza passi dal Tribunale, sarà la sentenza o l’atto stesso del giudice a definire la proprietà dell’immobile.
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